Per la rubrica “Madri in rinascita”
oggi ho il piacere di farti conoscere la storia di Silvia, imprenditrice digitale di Trippando e mamma di due figli.

Sono molto contenta di averla come ospite di questa intervista (che trovi anche come puntata audio sul podcast su Madri in Rinascita), perché credo che la maternità possa essere un vero e proprio cammino di crescita interiore se vissuto con consapevolezza, e che condividere le storie di donne che si sono reinventate possa essere d’esempio per ispirare altre donne.

Ciao Silvia, raccontaci qualcosa di te…

Mi chiamo Silvia Ceriegi, sono un chimico industriale. Dopo anni di precariato in azienda ho vinto un concorso nella Pubblica Amministrazione, che mi ha permesso di sposarmi e di fare due bimbi. Durante la prima gravidanza ho aperto per gioco un blog, Trippando, era il 2011.
Nel 2017, dopo la nascita del secondo bimbo ho deciso di non rientrare in ufficio ma di diventare una blogger full time.
Adesso affianco il blogging a docenze e consulenze di web marketing per piccole aziende: da impiegata statale sono diventata un’imprenditrice digitale che il pomeriggio si trasforma in una mamma a tempo pieno.

Che cosa facevi prima di diventare mamma?

Mi viene da ridere a raccontarlo, ma ero “la dottoressa Ceriegi”: pur facendo un lavoro che non mi offriva opportunità di carriera come avrei voluto e come mi sarebbe sembrato giusto, dato i miei studi, per me il lavoro è sempre venuto avanti a tutto. Non sono una donna “di casa” e questo mio marito l’ha sempre saputo e serenamente accettato fin da quando mi ha conosciuto, in giro per laboratori d’Italia.

Che cosa è cambiato dentro di te da quando sei diventata mamma?

Quando è nato Marco sono, per prima cosa, diventata “la mamma di Marco”.
Il mio mondo ha iniziato a girare attorno a lui. Lui è diventato la priorità della mia vita. Ho ripreso presto il lavoro, ma con un’altra ottica.
Ben presto mi sono accorta però che “lavorare per lavorare” non era cosa da e per me.
In contemporanea ho iniziato a dedicare il mio tempo libero a Trippando, il mio blog.
Quando sono rimasta incinta di Giacomo ho subito saputo che non sarei mai più rientrata full time al lavoro.

Se prendersi cura di un figlio è impegnativo, figuriamoci di due. Durante questa seconda gravidanza ho dovuto sospendere i viaggi (il mio è un blog prevalentemente a tema travel), le persone che aprivano un blog hanno iniziato a chiedermi consigli e io ho aperto una rubrica dedicata al blogging.
Poco prima di partorire è uscito il mio primo libro:
Pillole di Blogging e appena dopo ho fatto un rebranding di Trippando il cui sottotitolo è mutato da “Dove, Come, Quando” a “Travel, Blogging, Lifestyle”, per inserire a pieno titolo i nuovi temi che avevo iniziato a trattare e, di fatto, la nuova me che, oltre ad essere la “mamma di Marco e Giacomo” ha messo insieme la creatività degli studi in chimica, il metodo scientifico, la voglia costante di aggiornarsi sui temi del web per diventare un’imprenditrice digitale creativa e attenta alle persone.

Quali decisioni personali e/o professionali hai preso dopo essere diventata mamma e perché?

Ho deciso di lasciare un posto di lavoro sicuro ma che non mi dava nulla né a livello umano che professionale. Non pensate che io viva di rendita, ma preferisco mettere insieme la pagnotta facendo un lavoro che mi piace e che si evolve in continuazione piuttosto che aspettare il 27 di ogni mese e poi il giorno della pensione, come ho visto fare negli anni da molti colleghi.

Quali fasi hai attraversato prima di arrivare a reinventarti?

Prima di prendere la decisione del licenziamento e quindi decidere di seguire il filo della passione, ho dovuto convincere mio marito che ce l’avrei fatta, soprattutto a livello economico, perché, come dicevo prima, la mia famiglia ha bisogno anche del mio stipendio.
Alcune difficoltà le ho avute passando il mio blog da hobby che mi dava una piccola entrata extra al mio stipendio a lavoro vero e proprio, dunque con apertura di partita iva.
Mi sono accorta che c’è una concorrenza a volte spietata: i miei competitor sono spesso agenzie, mentre io ero sola a far tutto, da casa, mentre i bimbi erano a scuola. Pian piano ho trovato altre professioniste cui delegare quello che a me riesce (e piace!) meno. Credo molto nella collaborazione, nella condivisione e nel flusso di informazioni.

Proprio per questo, che consiglio daresti alle mamme che vogliono cercare la loro strada, o semplicemente ritrovarsi?

Direi di seguire i loro istinti e le loro necessità. Direi di fare quello che più si sentono, coi figli e nel proprio lavoro, ovviamente in accordo coi propri compagni e mariti.

Dove possono trovarti le donne e le mamme sui social o dal vivo?

Potete leggere la mia storia nel mio nuovo libro “I caffè della libertà”, disponibile su Amazon e, su ordinazione, nelle librerie indipendenti.
Potete trovarmi sul blog www.trippando.it e sui canali social correlati (Facebook, Instagram)
Potete trovarmi dal vivo il sabato mattina a colazione, in giro per la Toscana e anche oltre: da più di due anni organizzo infatti le Blogging Breakfast, mattinate conviviali per blogger e appassionati della rete.

Grazie di cuore Silvia!

P.S.: Se anche tu dopo la maternità senti di voler rinascere, ma ti senti confusa e non sai bene da dove iniziare, prova a fare luce sulle tue risorse con la mia sessione di coaching Chiaraluna.

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