È arrivato il momento dell’anno in cui molte donne vanno in tilt.
Sì, lo dirò senza mezzi termini e portando questa riflessione già nella seconda riga di questo articolo perché è ciò che vedo, che ascolto dalle mie clienti e dalle amiche. Una considerazione che trovo importante da condividere per normalizzare una certa inadeguatezza strisciante che vedo negli occhi delle donne che si giudicano troppo.
Se da una parte il freddo e le ore di buio avanzano chiedendo riposo al nostro corpo, dall’altra le richieste del lavoro aumentano, ci sono da considerare i regali da andare ad acquistare e la socialità che impone di esserci in varie occasioni familiari non sempre piacevoli.

È comune- ma non normale- dunque che in questo periodo ci si senta più stanche del solito e che scattino quei paragoni con le altre donne perfette che magari fino ad ora eravamo riuscite a tenere a bada.
Perché se sei una donna sensibile riconosci che c’è qualcosa che non va in questo periodo: come possiamo correre sempre ed essere attive 24h du 24h se la natura, nostra maestra interiore, ci insegna che questo è il momento del riposo?
Gli alberi si spogliano completamente dalle foglie, e appena fuori dalla città è il silenzio a farla da padrone, in una sacralità che fa quasi commuovere.
Tutto questo silenzio ci porterebbe ad ascoltarci di più, a prendere un ritmo lento e letargico, che possa rinfrancare l’animo e darci la possibilità di fare riflessioni profonde ed esistenziali.
Sì, perché cosa ci porta lo spettacolo della neve? I suoi fiocchi coprono tutto il conosciuto e offrono un panorama nuovo, ovattato, i cui i confini sono sfumati per darci la possibilità di entrare in un diverso stato di coscienza, più rivolto alla nostra intimità che alla relazione.

E allora come possiamo reggere i ritmi della produttività sfrenata, delle luci artificiali che abbagliano, del rumore costante quando in realtà il nostro organismo brama pace, distensione, respiro e spazio sacro? 
Qui si è creata la frattura, e qui si è creata la nevrosi. Ci siamo adattate perché per mantenere il posto di lavoro non si può dire “ciao ciao, me ne vado in letargo da qui a marzo”, perché i figli sono da svegliare e portare a scuola con tutto ciò che ne consegue (lagne, vestizione difficoltosa, opposizioni varie…) perché il Natale consumistico cade proprio in questo periodo.

Ma se questa incoerenza l’hai sentita anche tu e forse adesso la stai consapevolizzando sappi che non sei sola, e che non c’è niente che non va in te, ma anzi che nonostante tutte le fratture che ci allontanano dalla natura e quindi dalla nostra autenticità, tu ci sei ancora e hai la capacità di sentirti.
È questo è quanto di più importante ci sia in questo momento storico: sentire tutte le tue parti e avere fiducia in te stessa.
E provare a mettere in pratica ciò che senti.
Come farlo?

  1. Crea degli spazi di ovatta
    Quando la neve cade tutto si ferma, e in molti ritornano a guardare dalla finestra. Le auto rallentano, i suoni si sentono appena e tutto sembra immacolato. Prova a ricreare questo momento nelle tue giornate invernali.
    Basta decidere consapevolmente che quel momento ha valore ed è giusto che esista per la tua salute sia fisica e mentale.
    Un respiro, una tisana e la voglia di ricentrarsi.
  2. Ritrova tutti i pezzi di te
    Chiediti: “Dove sono ora?” Con la mente sei ancora nella riunione in ufficio, nel litigio con il tuo compagno, nella preoccupazione dei conti che non tornano? Respira e torna qui. Immagina di prendere tutti i tuoi pezzi di te lasciati in giro e riportarli uno ad uno dentro di te.
    Respira e sentiti intera.
  3. Riposati e pianifica con calma e senza ansia
    È vero che sembra che tutti a fine anno abbiamo una voglia matta di fare bilanci e pianificare con minuzia il nuovo anno?
    Se ti va fallo ma con calma. Come sempre non c’è competizione con nessun’altro.
    Puoi darti il permesso di qualche giorno di ozio vero, in cui il tuo focus non sia sul dovere ma sul piacere.
    In cui goderti gli affetti senza guardare l’orologio o con l’ansia delle altre mille cose da fare.
    Perché è da questo ascolto profondo che puoi partire per pianificare il nuovo anno in allineamento con chi sei davvero, e non con chi altri si aspettano che tu sia.
    Se immaginare uno spazio così ti ha già fatto sentire meglio, sappi che questo spazio è reale. Sarà il mio laboratorio “Stella Polare” in cui ci troveremo per integrare le lezioni del 2021 e dare una direzione serena al 2022 con meditazioni, potenti domande di coaching e un pizzico di magia pratica.Ti aspetto il 9 gennaio, ma intanto prenota perché i posti sono limitati.

    Unite per fiorire,
    Antonella

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Testo protetto da Copyright, riproducibile in parte con fonte citata.

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